giovedì 16 ottobre 2014

Nightsuit Quarto, Quarto Oggiaro in abito da sera

Quando l'anno scorso ho intrapreso il mio percorso accademico a Brera non avevo idea di cosa il futuro mi avrebbe riservato, ma mi sentivo pronto a tutto, pronto ed aperto a qualsiasi nuova esperienza e linguaggio che mi avrebbero permesso di avvicinarmi sempre di più alla risposta che cerco da anni: chi sono e chi voglio essere.

Per questo importantissimo momento propedeutico della mia vita non avrei potuto trovare atmosfera migliore di quella che ho trovato qui, ogni giorno mi sento costantemente stimolato e attivo nella mia curiosità e creatività.
Ho stretto nuove amicizie e incontrato persone che mi hanno aperto gli occhi su un mondo sempre più grande e variegato, ricco di possibilità e opportunità, un mondo che sento il desiderio di assimi
lare e raccontare attraverso un linguaggio mio, che costruisco giorno dopo giorno grazie agli strumenti e agli insegnamenti di persone meravigliose, che ognuna a suo modo avrà sempre qualcosa da donarmi e insegnarmi.

E non solo le persone ma anche i luoghi, le strade milanesi brulicanti di veicoli d'ogni genere, la magnifica sede centrale dell'Accademia in Via Brera, l'Istituto Zappa, le varie gallerie d'arte e gli spazi espositivi, le piazze, i parchi, e naturalmente la mia casa, il mio quartiere, Quarto Oggiaro.
Tanto è l'affetto che mi lega a questo luogo che non ho mai smesso di guardarlo... e di ascoltarlo.


La notte è l'altra faccia del mondo. Un'opportunità per vestirsi di colori nuovi e risplendere di nuove luci. L'occasione per trasgredire alle regole del giorno, per dare sfogo alle pulsioni più profonde e sfrenate. O semplicemente un momento per rimanere fermi a guardare, ad ascoltare, sé stessi e gli altri che ci stanno attorno, che durante il giorno non la smettono di correre ed urlare. Così come l'uomo anche la città. La sua ambiguità, la sua seconda vita, oziosa ma mai silenziosa.

NIGHTSUIT QUARTO è il nuovo lavoro che prosegue la mia personale ricerca sul rinnovato quartiere di Quarto Oggiaro, introducendo un nuovo linguaggio che ne permette una lettura poli-sensoriale non più limitata alle sole immagini.
Per l'occasione la fotografia è affiancata dalla mappatura sonora delle aree più significative e rappresentative di Quarto Oggiaro, in un opera multisensoriale di mappatura psicogeografica di uno dei luoghi simbolo del nuovo attorno a Milano.

In NIGHTSUIT QUARTO la mia attenzione è posta su uno dei volti più intriganti e seducenti di questa neofita comunità urbana, la Quarto Oggiaro by night, culla di suggestioni ed emozioni che nulla hanno a che vedere con il tipico luogo comune della criminalità urbana.



Da Venerdì 24 fino a Sabato 31 Ottobre, NIGHTSUIT QUARTO sarà in esposizione presso City Art in Via Dolomiti 11, in occasione della mostra degli studenti del corso di Tecniche di Documentazione Audiovisiva della Professoressa Ceresoli dall'Accademia di Brera.
Se non avete impegni siete tutti invitati all'inaugurazione Venerdì 24 Ottobre alle ore 18:30.
Oltre alla mia più recente indagine sarà possibile consultare anche una copia di QUARTO OGGIARO, il libro fotografico che raccoglie la prima parte della mia ricerca.
Renderò note ulteriori informazioni e dettagli, anche in merito all'opera stessa, nei prossimi giorni.

Sono felice di poter condividere con tutti il mio affetto e le mie emozioni per questo quartiere che da molti anni combatte contro le etichettature negative, e che ad oggi grazie agli straordinari interventi di riqualificazione urbana può finalmente vantare di una propria identità riconoscibile e sempre più candida, all'insegna del benessere e del nuovo.

Vi aspetto.

Riccardo

domenica 22 giugno 2014

Una nuova partenza


" Il quartiere di Quarto Oggiaro vive all’ombra di luoghi comuni e leggende metropolitane che lo classificano come la tipica periferia malfamata e fatiscente, di difficile vivibilità e spesso soggetta a episodi di cronaca che ne macchiano ulteriormente il nome.

Ma questa zona è davvero così brutta come la si dipinge o è la gente che continua a vestirla con lo stesso abito di decine di anni fa ignorando che forse si è fatto troppo stretto per la Quarto Oggiaro odierna? "


È ora disponibile su Blurb il mio studio fotografico sulla zona milanese di Quarto Oggiaro. Un'analisi volta a cogliere la vivibilità dei suoi luoghi e gli interventi di rivalutazione urbana che hanno fatto di questa periferia un centro cittadino completamente diverso da quella che era fino a qualche anno fa.
I luoghi periferici che trovano una nuova dignità, segno inconfutabile di modernità ed evoluzione socio-tecnologica.



Sono quindi giunto alla fine di un cammino, una fine che, come nella maggior parte dei casi, corrisponde a un nuovo inizio. 
Quest'esperienza nel mondo della fotografia mi ha dato molto, ho avuto la possibilità di conoscere il lavoro di grandissimi artisti e di crescere a contatto con persone che come me si sono messe in gioco e hanno maturato un proprio linguaggio fotografico. 
Indagare il mio quartiere è stata un'esperienza che mi ha aperto gli occhi sul luogo in cui vivo, sulla sua storia e sulle sue persone, e che oltre ad avermi affascinato ed entusiasmato mi ha anche divertito tantissimo, molto più di quanto mi sarei potuto aspettare.
Il mezzo fotografico ha portato alla luce in me un nuovo idioma espressivo, un nuovo linguaggio dalla duplice natura esplorativa e creativa che ho potuto e che potrò utilizzare per interiorizzare e approfondire al meglio qualsiasi mio progetto futuro o corrente.
Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo cammino e che con me condividono l'entusiasmo per questa appassionante arte, dal mio Professore Cosmo Laera a tutti i miei compagni di corso, e naturalmente un ringraziamento particolare alla mia famiglia, specialmente mio padre che ha messo da parte la sua passione per potermi prestare la sua macchina fotografica.


Grazie a tutti, 
ci vediamo sulla strada 

Riccardo

martedì 6 maggio 2014

Una periferia moderna all'insegna del verde


Molte volte quando mi è stato chiesto dove abito, in reazione alla mia risposta mi sono sentito dire cose come "Quarto Oggiaro? ma ce l'hai un coltello per difenderti?" oppure "che desolazione, la peggior periferia del milanese". Ma Quarto Oggiaro è davvero così terribile come l'hanno dipinta?
Non sempre i luoghi comuni raccontano il vero, io abito qui ormai da sette mesi e non c'è stato un solo giorno in cui mi sia sentito minacciato o annoiato dal quartiere in cui vivo. Forse una volta Quarto Oggiaro era una periferia povera di strutture e attrazioni, e votata alla malavita, ma la visione che ho io oggi di questo paese è sensibilmente diversa.
La riqualificazione urbana, strumento di crescita ed evoluzione della città, ha cambiato l'immagine di questa località che tuttora è un cantiere permanente e continua a mutare il suo aspetto. 
La Quarto Oggiaro che ho conosciuto si distacca dalla sua concezione primordiale di periferia per avvicinarsi invece a quella di un centro autonomo a tutti gli effetti che offre moltissimi comfort e servizi, dai molteplici supermercati a un'accogliente biblioteca, così come è ricco di valide infrastrutture quali piste ciclabili, reti tranviarie e ferrovie, fermate dell'autobus. Quarto Oggiaro oggi è una piccola città che vive e offre ai suoi abitanti servizi ed iniziative per il loro benessere ed intrattenimento, mantenendo comunque quella tranquillità e quella leggerezza tipiche della periferia. Ed è proprio alla ricerca di queste situazioni di tranquillità e spensieratezza che io ho iniziato la mia ricerca, andando a mappare quelle zone che più mi affascinano, mi fanno sentire bene, e che a mio avviso costituiscono uno dei principali vanti di Quarto Oggiaro, le aree verdi. La quantità di zone dedicate al relax e al tempo libero a contatto con la natura sono tali da fare di Quarto Oggiaro una realtà sociale del nuovo secolo, dove il segno di modernità e vivibilità non sta tanto nell'architettura quanto invece nelle isole di verde e nelle infrastrutture mirate a migliorare il benessere cittadino.
Per una persona come me che è nata e cresciuta in un piccolo paese di campagna, mantenere un certo tipo di rapporto con la natura anche in una realtà più globalizzata e caotica come quella milanese è molto importante e benefico. Mi sento molto fortunato a vivere in un'appartamento a ridosso del parco di Villa Scheibler, che posso contemplare ogni qualvolta guardo fuori dalla finestra della mia camera. E se non dovesse bastarmi, posso uscire fuori sul terrazzo e respirarne l'aria e i profumi. E se ancora non dovessi sentirmi soddisfatto non devo nemmeno fare 100 metri fuori dalla porta di casa che sono già immerso nel verde. 
Ho soltanto l'imbarazzo della scelta, le aree dedicate al relax e al benessere psicofisico quotidiano sono così tante e così varie che sarebbe possibile stilare una vera e propria catalogazione; dal classico parco stile europeo di Villa Scheibler si passa al nuovo arrivato parco Franco Verga, splendido gioiello verde del paesaggio urbano.
Ormai mi sento completamente catturato nello spirito di questo paese, che tanto mi ha offerto, tanto mi offre, e tanto mi darà ancora. Con uno sguardo tecnicamente sempre più consapevole ma allo stesso tempo si mantiene vergine e curioso di fronte a quello che vado ad esplorare, mi accingo ad addentrarmi sempre più in questa realtà urbana, per scoprirne e raccontarne tutti i segreti. Lo spirito che mi anima in questo progetto è positivo e propositivo, quello che voglio lasciare non è soltanto un racconto visivo di questo luogo, ma è anche una traccia della mia storia con esso, l'inizio di un rapporto di "amicizia" speciale che non terminerà con la fine del mio percorso di studi, ma che rimarrà vivo nel mio cuore per sempre anche grazie a quest'esperienza. 
il mio omaggio a Quarto Oggiaro.

Un'estratto del mio progetto fotografico su Quarto Oggiaro. Milano, Aprile 2014









































































Riccardo Scarparo